Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

domenica 10 giugno 2012

La piramide del monte Tobbio tra Piemonte e Liguria

Dall'autostrada A7 direzione Genova prendiamo l'uscita Serravalle Scrivia, alla prima rotonda ci dirigiamo a sinistra transitando tra le case di Serravalle, fuori dal paese proseguiamo seguendo le indicazioni per Voltaggio. Arrivati nella graziosa cittadina di Voltaggio 342 m, importante centro della Val Lemme, parcheggiamo l'auto nell'ampio parcheggio in piazza Principe Gerolamo de Ferrari.
Ultimati i preparativi a lato del parcheggio ci incuriosisce una scritta su una meridiana omnes vulnerant, ultima necat, che tradotta letteralmente, significa tutte feriscono, l'ultima uccide, questo motto è attribuito a Seneca il Vecchio o il Retore. Dopo questa curiosità proseguiamo passando accanto all'Oratorio di S. Antonio Abate, da dove faremo ritorno e continuando per Via Cesare Anfosso in pochi minuti arriviamo in piazza Garibaldi dove è sita la chiesa parrocchiale dell'Assunta e dei Santi Nazario e Celso. Proseguiamo sul lato destro della chiesa e arrivati all'inizio di una scalinata troviamo i segnavia del Parco Capanne di Marcarolo, saliamo costeggiando un antico muretto a secco, oltrepassati i ruderi di una vecchia abitazione svoltiamo a sinistra raggiungendo in breve i ruderi dell'antico castello di Voltaggio. Proseguiamo all'interno di un bosco misto di latifoglie e conifere, questo tratto di percorso è caratterizzato dalla presenza di un percorso ginnico al termine del quale giungiamo ad un bivio, proseguiamo diritti sulla strada sterrata, tralasciando a sinistra il sentiero che utilizzeremo al ritorno. Seguiamo il percorso principale, continuando la salita in un fitto bosco di castagno che in questo tratto ricopre l'inizio della costa Cravara, giunti ad un bivio seguendo le indicazioni della palina segnavia pieghiamo a sinistra, seguendo un largo sentiero che man mano si restringe, con vari saliscendi attraversiamo una luminosa pineta, arrivando con una breve discesa in prossimità del Pulpito del Diavolo, luogo che sovrasta la valle dove scorre il rio Lavezze. Siamo all'interno di un bellissimo bosco di pino nero e alzando gli occhi riusciamo a intravedere la chiesetta sul monte Tobbio, arrivati ad un bivio continuiamo sulla destra verso il valico degli Eremiti, tralasciando il sentiero che sale al passo della Dagliola e che utilizzeremo al ritorno, in questo modo si ha la possibilità di compiere un bellissimo giro ad anello di ampio respiro. Perdiamo leggermente quota e dopo aver attraversato un torrente le cui acque scorrono sotto cumuli di rocce, iniziamo un bellissimo percorso in leggera salita che ci porta a incrociare il sentiero che sale dal passo degli Eremiti, tralasciato tale sentiero seguiamo le indicazioni a sinistra (cerchio sbarrato). Iniziamo a salire percorrendo una serie di tornanti, il panorami man mano si allargano offrendoci vedute fantastiche, piegando a sinistra oltrepassiamo una cengia rocciosa e in breve giungiamo a incrociare il sentiero che arriva dal passo della Dagliola e che utilizzeremo al ritorno. Dalla palina segnavia proseguiamo seguendo il sentiero principale e tralasciando le varie scorciatoie, la chiesetta è sempre più vicina e in breve eccoci in cima al monte Tobbio. Dai 1092 m della vetta, se la giornata è limpida, la vista spazia, partendo da sud, su: i laghi del Gorzente, la Madonna della Guardia e il Mar Ligure, distante soli 18 km in linea d'aria; il Beigua; le Alpi Liguri, le Alpi Marittime con ben riconoscibili Argentera e Matto, le Cozie con il Monviso; Gran Paradiso, Cervino e Rosa; più vicini, i colli Tortonesi, verso NE-E Giarolo ed Ebro, e la catena dell'Antola; le Rocche del Reo Passo; infine, a SE, i vicini Monte Leco, Taccone e Figne; in giornate di eccezionale visibilità, è visibile addirittura la Corsica. Il Tobbio è naturalmente anche un balcone di prim'ordine sulla pianura piemontese. 
Accanto alla bianca chiesetta, edificata nel 1899 e dedicata a N.S. di Caravaggio, è stato annesso un locale rifugio del CAI di Novi Ligure, dopo un breve pausa causa il vento e alcune nubi minacciose decidiamo di far ritorno. Scendiamo seguendo un sentiero che ci porta direttamente alla palina segnavia, proseguiamo a destra per il passo Dagliola, in un ambiente caratterizzato da radi pini e arbusti piegati dal vento, giunti al passo a 856 m seguiamo le indicazioni a sinistra per Voltaggio. Perdiamo velocemente quota sotto alle pendici del monte Tobbio arrivando al bivio per il passo degli Eremiti, da qui in poi seguiamo il percorso fatto all'andata, l'unica deviazione che ci concediamo è seguire il sentiero a destra al termine del percorso ginnico che ci riporta direttamente in paese, da dove svoltando a sinistra arriviamo in pochi minuti al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto.
Malati di Montagna: Danilo e Fabio

il Tobbio è ancora lontano...


iniziano i panorami


si sente e si vede che siamo a pochi km dalla Liguria


la vista spazia ovunque...

 

in ogni direzione...


dal Tobbio verso i laghi del Gorzente


la chiesetta in cima...


Danilo sulla costa Cravara...

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