Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

domenica 7 novembre 2010

Autunno particolare sulla Testa Comagna

Lasciata l'autostrada A5 all'uscita Châtillon svoltiamo a destra seguendo le indicazioni per Saint-Vincent e in seguito per il Col de Joux, la strada prosegue su per la collina con diversi tornanti, dopo un ripetitore la si abbandona e svoltando a destra in breve arriviamo a Sommarèse 1536 m.
Dal parcheggio al centro del paese seguiamo per un breve tratto la strada asfaltata verso il colle Tzecore, passiamo accanto ad una fontana e usciti dal paese sulla sinistra troviamo una palina segnavia con indicato il sentiero n. 5 per la Testa di Comagna. Ci inoltriamo subito in un bel bosco di abeti e senza troppa fatica arriviamo ad attraversare i prati all'altezza del Col Tzecore, le montagne attorno sono avvolte dalle nuvole mentre un sole pallido, pallido cerca di uscire, ma oggi per lui sarà un duro lavoro. Mantenendoci sulla sinistra, in prossimità di un muretto a secco troviamo una seconda palina segnavia, riprendiamo a salire nel bosco che ci accompagnerà fin quasi alla cima, naturalmente siamo solo io e Danilo e i nostri amici che abitano nel bosco, mi piace tantissimo camminare in questi luoghi dove la luce fa fatica a filtrare e il profumo della resina è così forte da toglierti quasi il respiro. Gli alberi si diradano e iniziamo a trovare qualche chiazza di neve caduta nei giorni precedenti, mentre saliamo purtroppo la nebbia inizia ad avanzare, ma la fortuna e dalla nostra parte oggi e quando arriviamo alla croce della Testa Comagna 2105 m riusciamo ugualmente a scattare qualche foto suggestiva sulle cime della Val d'Ayas e pensare che è rinomata come belvedere sulla Valle Centrale con il M. Bianco sullo sfondo, vuol dire che magari torneremo con la neve visto che è una classica salita anche nel periodo invernale, 
Dopo una breve pausa sorseggiando un tè caldo continuiamo a seguire il sentiero che sale leggermente fino ad un piccolo cippo recante le lettere N-CF, iniziamo ora a scendere e in breve ci ritroviamo di nuovo nel bosco, giunti ad un bivio proseguiamo a sinistra, i nostri scarponi sembra che abbiamo messo un silenziatore, un soffice tappetto di aghi ricopre il terreno, una vera goduria!!! Incrociata una pista forestale proseguiamo a destra e in discesa arriviamo ad un grosso cancello in legno, essendo però privo di recinzioni gli si può tranquillamente passare accanto, un cartello all'esterno ci informa che abbiamo appena attraversato il "Bosco di Comagne".  Arrivati sulla strada poderale proseguiamo a sinistra e con percorso piacevole arriviamo sopra alle case di Sommarese, scendiamo verso la chiesetta e attraverso gli stretti vicoli arriviamo al parcheggio dove abbiamo lasciato l'auto.
Sono giornate come queste dove non potendo ammirare panorami stupendi, la nostra attenzione è rivolta a quelle piccole cose che altrimenti avremmo ignorato.
Malati di Montagna: Danilo e Fabio


Testa Comagna 2105 m


tra le nuvole...


perfettamente bello!!!


Sommarese




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