Il mio zaino non è solo carico di materiali e di viveri:
dentro ci sono la mia educazione, i miei affetti, i miei ricordi, il mio carattere, la mia solitudine.
In montagna non porto il meglio di me stesso: porto me stesso, nel bene e nel male.
Renato Casarotto

Ho imparato che tutti quanti vogliono vivere sulla cima della montagna, senza sapere che la vera felicità sta nel come questa montagna è stata scalata.
Gabriel García Márquez

domenica 15 marzo 2009

Nelle trincee, tra gallerie e feritoie tra il M. Orsa e il M. Pravello

La felicità e la Pace del cuore nascono dalla coscienza
di fare ciò che riteniamo giusto e doveroso
e non dal fare ciò che gli altri dicono e fanno.
Mahatma Gandhi

Arrivati a Porto Ceresio 280 m o "Porto di Arcisate" lasciamo l'auto poco distante da Piazza Bossi, dalla piazza imbocchiamo Via Garibaldi e seguendo i segnavia ci inoltriamo tra le vie del paese fino ad arrivare al pannello della Comunità Montana Valceresio, da dove inizia la bella mulattiera acciottolata che sale verso Ca' del Monte 500 m, raggiungibile anche in auto. Dopo circa mezz'ora arriviamo all'ingresso del paese, attraversato il ponte raggiungiamo in breve il lavatoio da dove seguiamo le indicazioni Cuasso al Monte. Saliamo tra le vie del grazioso paese, in breve riprendiamo il sentiero e seguendo i segnavia bianco-rosso-bianco ci inoltriamo nel bosco arrivando a un bivio dove accanto a una graziosa cappella seguiamo il sentiero di destra. Procediamo in falsopiano in un bel bosco di latifoglie, siamo sul confine svizzero anzi per un breve tratto siamo in territorio elvetico lo notiamo da un vistoso cartello e da i ceppi di confine, attraversato un torrente Danilo ci mostra le sue doti di acrobata camminando su un albero sospeso alcuni metri da terra. Arriviamo nelle vicinanze di una casa con enormi cataste di legna. al bivio svoltiamo a sinistra seguendo le indicazioni per Monte Casolo, il sentiero è talmente ricoperto dalle foglie che sembra di camminare su un soffice tappeto... La salita è gradevole ma oggi senza ombra di dubbio fa davvero caldo, che sia arrivata finalmente la primavera? Ad un crocevia di sentieri facciamo una breve pausa, seguiamo la sterrata che sale a sinistra, un cartello caduto a terra indica Monte Grumello. Da questo punto bisogna sicuramente avere una buona esperienza di montagna, dopo un tratto in salita scendiamo di qualche metro, attraversato un torrente in una gola davvero suggestiva, arriviamo a un bivio da dove seguiamo una vecchia strada militare sulla sinistra, passiamo accanto a una postazione di osservazione costruita su un albero e in breve siamo di nuovo sul confine. Qui abbiamo il piacere di conoscere Renato con il quale condividiamo un tratto del percorso, gentilmente ci da alcuni consigli per la via del ritorno, la salita ora si fa davvero tosta, incredibile siamo con un piede in Svizzera e uno in Italia. Arrivati su un ripiano il sentiero volge decisamente a destra, ora ci aspetta l'ultima ripida salita verso la cima, in alcuni tratti il sentiero è ancora ricoperto dalla neve per cui procediamo con attenzione, finalmente eccoci sul Monte Pravello o "Poncione d'Arzo" 1015 m. Grandioso il panorama sul lago di Lugano e sul vicino Monte San Giorgio, accanto alla croce c'è una diroccata e piccola costruzione utilizzata dalle guardie di confine fino a qualche decennio fa, sulla palina segnavia sono indicati i vari sentieri provenienti dal versante svizzero. Ci concediamo una meritata sosta, poi armati di pila decidiamo di affrontare il sentiero trincerato costruito nel 1915 verso il M. Orsa 993 m. Scendiamo attraverso la trincea visitando ogni caverna che ci si presenta durante il percorso, scendiamo alcune scale e dalle feritoie scrutiamo l'orizzonte, alla fine del percorso entriamo anche nella galleria fortificata sotto il M. Orsa, davvero notevoli le opere di ingegneria militare che si possono osservare. All'uscita della galleria dopo pochi metri raggiungiamo un'enorme palo in cemento, seguiamo la stradina asfaltata che in pochi minuti ci conduce sotto ai ripetitori, accanto a una costruzione un sentierino sale in cima al M. Orsa 993 m, dove ci fermiamo a mangiare. Ritorniamo verso il palo in cemento da dove seguiamo il sentiero per Viggiù (scorciatoia) indicato da una palina segnavia, scendiamo attraverso un bel bosco con varie latifoglie e conifere, arrivati sulla rotabile scendiamo lungo la strada passando accanto ad alcune ville, dopo circa 10/15 minuti sulla destra troviamo una palina con l'indicazione per Bernasca, il sentiero è ben segnato e ci conduce senza alcun problema su una strada sterrata che seguiamo fino a Besano, a pochi minuti dalla piazza dedicata ai caduti di Nassyria. Dopo circa 2 km arriviamo sul lungolago di Porto Ceresio da dove raggiungiamo in breve l'auto. Prima di tornare a casa ci concediamo una bella bevanda fresca, oggi ce la siamo ampiamente meritata!!!
Malati di montagna: Flavio, Danilo, Simeone e Fabio

Porto Ceresio

Monte Orsa 993 m

Sentiero trincerato

Monte Pravello 1015 m

Flavio, Fabio, Danilo e Simeone

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